Il parolone “Brand identity” può facilmente spaventare chi non è pratico di marketing; pertanto con “identità aziendale” definiamo un insieme di elementi di comunicazione visiva che consentono di tracciare la riconoscibilità del marchio aziendale (Brand) e di trasmetterne i suoi valori e virtù (identity). Significa cioè rappresentare graficamente un brand attribuendogli particolari elementi che consentono di delineare le caratteriste dell’azienda e suoi prodotti/servizi.

Con l’obiettivo di comunicare i pregi del proprio brand aziendale, ma soprattutto la positività dei propri prodotti e servizi, vengono messe in campo una serie di attività di comunicazione che sfruttano ogni tipologia di linguaggio (testo, grafica, fotografica, ecc) e ogni tipo di canale di comunicazione, sia online che offline. E’ chiaro che la capacità di fronteggiare una così vasta azione dipende molto dal budget a disposizione dell’azienda.

Bisogna fare attenzione però, perché quando si parla di spese aziendali si ha la brutta abitudine di tirare subito una riga su ogni cosa dispendiosa non tangibile, come ad esempio la brand identity…

Bisogna fare attenzione però, perché quando si parla di spese aziendali si ha la brutta abitudine di tirare subito una riga su ogni cosa dispendiosa non tangibile, come può essere ad esempio la brand identity. Se non stiamo parlando di un prodotto o servizio unico al mondo e con una fortissima domanda di mercato, dobbiamo prestare la massima attenzione all’identità aziendale che vogliamo dare agli occhi del consumatore, del fornitore, dell’investitore, ecc.

Vediamo qualche situazione pratica, magari un po’ caratteristica, dove la brand identity gioca un ruolo fondamentale per la crescita del business aziendale:

 

Brand identity per Start Up

Start Up - Brand IdentityA chi desidera aprire una Start-Up consiglio sempre di investire subito nella costruzione della brand identity, ancora prima di immergersi negli esorbitanti costi di apertura di una sede aziendale o di un negozio fisico.
Si parte con la definizione di un buon logo e si crea una “sede virtuale” su Internet, realizzando cioè un sito Web.
In questo modo si ottengono i primi risultati, poiché in Internet tutto è facilmente misurabile.
Possiamo conoscere chi sono i visitatori, perché hanno visitato il sito, a cosa sono interessati e molto altro.
Ciò consente di avere le prime impressioni, perfezionando di volta in volta l’immagine del nuovo brand. Si tratta di un operazione delicata che deve essere necessariamente sviluppato fin dall’inizio e che consentirà di preparare le fondamenta per una solida crescita imprenditoriale.

 

Brand identity per azienda in difficoltà finanziaria

Azienda in crisi finanziariaSe l’azienda è in crisi è perché il prodotto/servizio è scadente oppure non si è prestato attenzione alla brand identity. Conosco aziende che in questi anni di crisi economica hanno avuto un grande successo di vendite e crescita pressoché esponenziale. Sono realtà aziendali che hanno investito nella brand identity al punto tale che il mercato si è focalizzato su di esse, mentre le aziende concorrenti sopperivano davanti alla crisi. L’azienda in crisi senza una buona identità aziendale ha più difficoltà ad ottenere finanziamenti dalle banche, poiché viene meno il senso di credibilità e stabilità dal punto di vista economico-finanziario. Per lo stesso ragionamento anche i fornitori sono proiettati su altre realtà.
Parallelamente, i consumatori vedono positività in altri brand, la cui immagine aziendale o dei suoi prodotti diventano oggettivamente più convenienti.
Investire in azioni di marketing, risanando la reputazione del brand è il primo passo per uscire da una situazione di stallo e riprendere la crescita aziendale. Chi non investe in questi termini è destinato a fallire, poiché la concorrenza -sempre più agguerrita- metterà a dura prova il rilancio dell’azienda.
Fare un restyling del brand sia online che offline, magari promuovendo singoli prodotti per nicchie di mercato, è sicuramente un buon modo per trasmettere i primi segnali di positività e credibilità da ogni punto di vista.

 

Brand identity per il lancio di un nuovo prodotto/servizio

Nutella B -ReadyUn’azienda che ha investito nel valorizzare la propria identità aziendale avrà sicuramente meno difficoltà nel lanciare sul mercato un nuovo prodotto o servizio.
I consumatori dispongo già di un’impressione positiva del brand, per cui il desiderio di provare il nuovo prodotto/servizio diventa sostanzialmente più agevolato.
Recentemente Ferrero ha lanciato sul mercato il nuovo prodotto Nutella B-Ready: una sorta di wafer che racchiude al suo interno il concetto base di promozione del prodotto classico: non semplice cioccolata, bensì pane e cioccolata. Ritroviamo questo concetto nel packaging della Nutella. Sicuramente il lancio del nuovo prodotto sarà stato più semplice in quanto i consumatori conoscono già il prodotto inteso come cioccolata spalmabile.
In questo caso i consumatori di troveranno forse più gratificati nel trovare un prodotto che risponde ad un’esigenza per la quale Nutella ci ha bombardato per decenni con il marketing: pane e nutella = wafer e cioccolata (Nutella B-Ready).
Si tratta di una strategia commerciale davvero interessante, che mostra la capacità di lanciare sul mercato un nuovo prodotto, di fronte ai primi segnali di ripresa del mercato. Significa cioè spiazzare i concorrenti che ancora pensano a come riequilibrare l’asset dell’azienda in difficoltà e che magari non fa altro che studiare un modo per prolungare le fasi di maturazione e declino del cosiddetto “ciclo di vita del prodotto”.

 

Brand identity personale

Riccardo ScandellariLa Brand Identity personale o comunemente conosciuta come personal-branding è una forma di brand identity piuttosto particolare. Si tratta di promuovere se stessi, quasi come fosse un vero brand aziendale.
L’obiettivo è identico, cioè promuovere valori e virtù del proprio know-how e fare in modo che le persone ne riconoscano la positività. Un classico esempio, al quale siamo più familiari, ci viene dal mondo sportivo, poiché sono gli sportivi a promuovere se stessi attraverso le proprie vittorie.
Rimanendo in una sfera business-professionale, i primi segnali di tendenza si hanno con la diffusione del personal-branding, cioè la capacità di promuovere le proprie competenze professionali da un punto di vista tecnico-operativo.
Un esempio piuttosto eclatante ci viene dal blogger ferrarese Riccardo Scandellari, che malgrado viva  in una città non particolarmente ricca dal punto di vista del business, è riuscito a costruire il brand di se stesso lavorando quasi unicamente sul Web. Questo ci insegna quanto Internet sia importante, poiché non ha importanza la sede fisica in cui si risiede, ma la presenza online che si è in grado di costruire (con un sito Web e relativi social-network).
Con una costante attività di promozione di se stesso, curando un blog personale, Scandellari è riuscito negli anni a diventare il guru per eccellenza del personal-branding in Italia, un’attività che in questi anni sta letteralmente spopolando in Rete, soprattutto in questo momento in cui è difficile identificare e distinguere le occasioni dalle inutilità.  Ne sa qualcosa chi cerca disperatamente un lavoro, dove riuscire a gemellare il proprio curriculum vitae ad un’attività di personal-branding (come scrivere su un blog, dimostrando il proprio know-how) diventa essenziale per distinguersi dalla massa.

 

Conclusioni

…Brand identity e Web-reputation sono gli elementi su cui occorre prestare attenzione e investire rigorosamente, per fornire il più largo senso di positività del proprio brand.

Un tempo il Web 2.0 offriva alle persone la possibilità di esprimere le proprie impressioni personali di fronte ad un prodotto, scrivendo su un social-network o su un forum tematico. Oggi ci troviamo di fronte ad un realtà piuttosto complessa dove il marketing partecipato, cioè tramite le recensioni degli utenti-consumatori, consente di premiare un brand o addirittura di denigrarlo.
Un esempio palese ci viene offerto da TripAvisor, dove è possibile trovare recensioni utenti, potenzialmente in grado di consolidare la brand identity offerta dall’azienda, ma dove gli stessi possono anche screditare brutalmente il brand facendolo perdere di valore. Quest’ultima rappresenta una minaccia che non bisogna sottovalutare, poiché per abitudine tendiamo sempre a consultare il Web prima di provare un nuovo prodotto o appellarci ad una nuova azienda.
Brand identity e Web-reputation sono gli elementi su cui occorre prestare attenzione e investire rigorosamente, per fornire il più largo senso di positività del proprio brand.

Mi chiamo Davide Canella e sono uno specialista in Comunicazione e Marketing d’impresa. Lavoro come libero professionista implementando soluzioni di comunicazione integrata, miscelando Design e strategie on/offline! Scopri di più sul mio profilo e servizi:…CLICCA QUICondividi l'articolo sui tuoi social, prima di lasciare questa pagina! Grazie mille! ^_^

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