Durante tutto il 2021 abbiamo assaggiato i primi effetti del complicato approvvigionamento delle materie prime, causato dal fermo produttivo dell’anno precedente. Brevi e prolungati lockdown hanno cambiato gli asset commerciali e le stime produttive, soprattutto di chi necessita dell’import di materie prime dall’estero.
Insomma una ripartenza a mani vuote, come annuncia anche Codacons che, preoccupata per l’aumento dei prezzi (che ricadono poi sulle famiglie), annuncia una ripresa dall’Emergenza Covid lunga e travagliata.
“[…] Ma esattamente di che cifre stiamo parlando? Il prezzo del gas in dieci mesi è aumentato del 500%. Il cotone ha fatto registrare una crescita del 104%. Il grano pochi giorni fa ha toccato il suo record in Europa, toccando i 297 euro a tonnellata. Il mais in sedici mesi ha fatto registrare un +77%. La carta costa il 70% in più rispetto al 2020. Il caffè (miscela arabica) è schizzato del 59%.”
Un aumento dei prezzi ricade quindi sui clienti e consumatori finali e chi è alla guida della propria impresa sa che deve contenere questi rincari per evitare che le persone arrivino a scegliere altri fornitori o brand concorrenti.
Difatti, se da un lato l’aumento del prezzo di un prodotto (pronto al consumo) spinge alla ricerca di un’alternativa meno costosa, dall’altro il problema aumenta notevolmente quando il prodotto è una materia prima, indispensabile per comporre o lavorare un derivato oppure un prodotto secondario, come il gas metano per produrre il ADblue (l’additivo per i motori a Diesel delle auto Euro 6).
La difficoltà di approvvigionamento delle materie è una situazione tutta in divenire anche nei prossimi mesi. Vediamo quindi alcune proposte generalizzate che consentono di intervenire in modo più o meno rapido, per limitare ritardi e rincari commerciali dovuti all’approvvigionamento di materie prime e scongiurare un fermo produttivo dell’azienda.
Svuotamento magazzino per stoccare materie prime
A livello produttivo sicuramente si può “temporeggiare” lavorando sullo svuotamento dei magazzini per liberare spazio e dedicare una parte del magazzino allo “stoccaggio extra” di materie prime (qualora siano disponibili) per tamponare la difficoltà di approvvigionamento.
Infatti accade spesso che una fornitura sia disponibile acquistandola subito in grandi quantità, anziché richiederne poco alla volta prima dell’esaurimento (come solitamente avviene).
Il mese di Gennaio 2022 è ideale per fare l’inventario del magazzino, soprattutto per il bilancio di esercizio dell’anno precedente, e permette di dare pronta risposta all’ufficio commerciale, che ha necessità di liquidare i prodotti stoccati, liberando quindi spazio in magazzino.